La fine dell’anno è sempre un momento di bilanci e previsioni, anche per chi si occupa di branded content. Superata ampiamente la fase di sperimentazione e di iniziale scetticismo nei confronti di quella che è, a tutti gli effetti, una naturale evoluzione dell’advertising tradizionale, il marketing dei contenuti sembra vivere una fase di piena maturità e consapevolezza, non solo da parte delle agenzie creative e addetti ai lavori, ma anche da parte delle aziende, sempre più consapevoli del suo potenziale.
A confermarlo, una recente ricerca condotta e pubblicata da Brand News, relativa a un campione di 55 marketers.
Analizziamo insieme le principali evidenze di questo interessante studio e i principali forecast per il 2020.
IL 2019 DEL CONTENT MARKETING
La capacità di realizzare contenuti interessanti, accattivanti e coinvolgenti è sempre più premiata, non soltanto dai fruitori finali, ma anche da chi sceglie di investire in branded content and entertainment.
I dati sul 2019 mettono in luce investitori e marketers più maturi e consapevoli, oltre che più predisposti a ragionare in un’ottica di lungo periodo, suffragati da una maggior chiarezza in termini di KPI e capacità di lettura dei risultati.
In particolare, il dato più entusiasmante riguarda il 74% del campione, che si dichiara soddisfatto dell’esperienza e pronto a ripeterla per il 2020.
A differenza del passato, nessuno degli intervistati si è dichiarato deluso. Solo il 13% afferma di non aver ancora mai fatto branded content, ma conta di farlo. Uno degli aspetti più interessanti è la preminenza del ruolo delle agenzie creative che, per il 75% del campione, rappresentano a tutti gli effetti l’interlocutore privilegiato per mettere a punto strategie di content marketing efficaci e generare risultati soddisfacenti, battendo editori e concessionarie di pubblicità.
SCELTE DI CONTENUTI E CONTENT MARKETING MIX
Un altro punto sul quale vale la pena riflettere è senza dubbio la scelta dell’insight di partenza utilizzato per creare attenzione nei confronti dei branded entertainment content.
Per oltre la metà del campione (67%) è rappresentato da una passione o interesse del target di riferimento; a seguire, una caratteristica distintiva del brand, l’innovazione del prodotto o servizio. Solo in coda aspetti come il desiderio di evasione e intrattenimento, trend in atto e riferimenti a fatti e accadimenti reali.
Il tutto si traduce inevitabilmente nelle scelte di content marketing mix e delle tipologie di contenuti utilizzati nella propria strategia. Non a caso, a farla da padrone nel 2019 sono stati i contenuti di carattere informativo, preferiti a quelli di intrattenimento, virali o legati a influencer e personaggi di spicco nel mondo social.
Una maggior chiarezza è emersa anche con riferimento ai KPI (in particolare, notorietà, brand awareness e capacità di raggiungere nuovi segmenti di pubblico) e alla corretta misurazione dei risultati, affidata per lo più ad agenzie specializzate o a risorse interne, sfruttando gli strumenti messi a disposizione dalla piattaforme digital.
VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA CONTENT MARKETING STRATEGY
Tra gli elementi maggiormente incoraggianti emersi dallo studio non bisogna dimenticare una maggiore consapevolezza da parte di aziende e investitori circa i vantaggi di una brand content strategy.
Al primo posto, tra i vantaggi riconosciuti, spicca la capacità di creare engagement e interessare il target (69%). A seguire, la maggior capacità di sviluppare meglio e chiarire il messaggio da veicolare rispetto ai media tradizionali, quella di completare la strategia di comunicazione, nonchè di migliorare l’immagine aziendale, favorire il ricordo e la brand awareness.
Al tempo stesso, sono emerse anche alcune criticità, che nel 2019 hanno contribuito a ridurre la propensione a investire in content strategy. A preoccupare non sono tanto i costi o la complessità dello strumento, quanto la necessità di preparare una strategia di medio-lungo periodo per poter beneficiare di tutti i vantaggi dello scrivere e pubblicare contenuti di valore.
BRANDED CONTENT: LE PREVISIONI PER IL 2020
L’indagine condotta su un campione, seppure non numeroso ma comunque rappresentativo e qualificato, permette di estrapolare dati incoraggianti che mostrano una tendenza ormai in atto da alcuni anni. Le previsioni per il futuro del content marketing nel 2020, dunque, fanno ben sperare come dimostra il dato relativo alla soddisfazione e alle intenzioni per l’anno a venire.
Il 55% si dichiara, infatti, soddisfatto confermando una stabilità per gli investimenti nel 2020; il 25% dichiara di voler aumentare il budget da destinare al content branded and entertainment, mentre solo il 4% dichiara di voler ridurre in futuro l’investimento.
Per gli addetti ai lavori, ognuna di queste percentuali rappresenta una potenziale opportunità di miglioramento presso investitori già avvezzi, oltre che una sfida per poter conquistare nuovi clienti e, perchè no, recuperare quelli eventualmente persi, con strategie sempre più creative, efficaci e innovative.