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Web Analytics: un mondo di opportunità al tuo servizio

Data pubblicazione 15-03-2017

Come cercare e leggere i dati più rilevanti per migliorare la tua strategia di marketing

“Ogni singolo clic che arriva sul nostro sito può essere monitorato” spiega Avinash Kaushil, guru della Web Analytics. “Ci indica il comportamento degli utenti, il loro modo di navigare, le loro abitudini d’acquisto”.

 

Sono i dati la nuova chiave per capire il mondo. Ci mostrano la strada dove andare, quali scelte compiere, ma soprattutto ci indicano se le azioni compiute sono state effettivamente efficaci per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Con un mondo così vasto di informazioni al nostro servizio è impensabile che si possa ancora ricorrere a criteri di successo soggettivi. I dati sono oggettivi e come tali vanno analizzati e interpretati per poter agire di conseguenza.

 

COME ANALIZZARE I DATI

Esistono diversi strumenti a disposizione sul web, sia gratuiti che a pagamento, che consentono di seguire l'esperienza online dei nostri clienti per poterla migliorare e ottenere un ritorno maggiore. Tra questi sicuramente il più conosciuto (oltre che gratuito) è Google Analytics, la piattaforma di riferimento per la maggior parte dei web analyst. 
Fornisce dati sugli utenti e sul loro comportamento all'interno del sito, sulle sorgenti di traffico e sulle conversioni. 

come-analizzare-dati.jpgAltro strumento gratuito e indispensabile per l'analisi dei dati è Google Search Console che, al contrario, ci mostra come Google vede il nostro sito mostrandoci il traffico di ricerca, l'indicizzazione e le criticità di carattere tecnico. 

E dato che oggi è fondamentale interpretare in maniera incrociata i dati che provengono da diverse piattaforme, vi consigliamo anche particolari strumenti a pagamento che non dovrebbero mai mancare ad ogni buon web analyst: SemRush, Moz Analytics e Seo Screaming Frog. 

 

QUALI DATI MONITORARE
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Ogni azione che compiamo sul web ha un obiettivo, il quale richiede un percorso per il suo raggiungimento, il cosiddetto funnel. Questo percorso può essere monitorato attraverso lo studio di particolari elementi. Ecco i più importanti:

  • NUMERO DELLE SESSIONI: È importante sapere quali sono le pagine più visitate, ma anche quante volte viene visitata una singola pagina. Generalmente, una pagina di “categoria” dovrebbe registrare il 4-6% delle visite totali.
  • DURATA DELLE SESSIONI: Il tempo di permanenza in una pagina può dipendere da vari fattori e variare da pochi secondi nel caso di una pagina contatto a un minimo di 4 minuti nel caso di un sito di informazioni o blog.
  • FREQUENZA DI RIMBALZO: I vostri utenti sono atterrati sulla pagina del vostro sito senza visitarne successivamente un’altra?
    Niente paura, questo può significare che l’utente ha trovato facilmente le informazioni che cercava o ha letto il nuovo articolo del vostro blog per poi guardare altrove.
    Nel caso di siti corporate o e-commerce invece, se la frequenza di rimbalzo supera il 55% cominciate a preoccuparvi.
  • TASSO DI CONVERSIONE: Quante visite si trasformano in raggiungimento del nostro obiettivo di impresa? Ogni impresa fissa il suo. Per un e-commerce la percentuale ideale è tra 1 e 1,8% di utenti che acquistano.

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